HOW TO SAVE A DEAD FRIEND al cinema | il tour con la regista Marusya Syroechkovskaya
IN TOUR AL CINEMA
Alla presenza della regista:
Venerdì 12 aprile, ore 17.30 – Pordenone, al Pordenone Doc Fest, CinemaZero
Domenica 14 aprile, ore 20.45 – Padova, Fronte del Porto
Lunedì 15 aprile, ore 18.30 – Firenze, Cinema La Compagnia
Martedì 16 aprile, ore 21.30 – Roma, Cinema Troisi
Mercoledì 17 aprile, ore 21.15 – Genova, CineClub Nickelodeon
Giovedì 18 aprile, ore 21.40 – Milano, Cinema Beltrade
Altre proiezioni, senza ospiti:
Bologna, Top of the doc del lunedì del Cinema Arlecchino – lunedì 21 aprile, ore 21
Milano, Cinema Beltrade – venerdì 19 aprile ore 23.50, sabato 20 aprile ore 11.00
Brescia, Nuovo Eden – Lunedì 15 aprile, ore 21
Roma, Cinema Troisi – 17 aprile, ore 15 e 19 | 18 aprile, ore 15 | 19 aprile, ore 11 e 16 | 20 aprile ore 22.30 | 21 Aprile ore 14 e 21.00
Firenze, La Compagnia – 17 aprile, ore 15 e 19 | 18 aprile, ore 15 | 19 aprile, ore 11 e 16 | 20 aprile ore 22.30
Una storia d’amore in un mondo in rovina, due giovani nella Russia di Putin, la compagnia solo di sé stessi e di una telecamera: un commovente ritratto-testamento lungo dodici anni, che diventa il messaggio scioccante di un popolo messo a tacere, arriva al cinema distribuito da ZaLab, “How to save a dead friend”, il documentario di Marusya Syroechkovskaya, in tour in Italia dalla Russia dal 12 al 18 aprile, con sei eventi speciali in compagnia della regista a: Pordenone (12/4, CinemaZero), Padova (14/4, Fronte del Porto), Firenze (15/4, cinema La Compagnia), Roma (16/4, Cinema Troisi) con Alice Sagrati, regista, autrice e sceneggiatrice e Andrea Segre, regista e distributore ZaLab, Genova (17/4, CineClub Nickelodeon ) in collaborazione con Nuova Cinematografica Gioiello e Milano (18/4, Cinema Beltrade) presenta Giada Arena.
Il film sarà anche in sala a Brescia al Nuovo Eden il 15 aprile e in replica a Roma Cinema Troisi (repliche – 17 aprile, ore 15 e 19 | 18 aprile, ore 15 | 19 aprile, ore 11 e 16 | 20 aprile ore 22.30) e a Firenze cinema La Compagnia (repliche – 17 aprile, ore 15 e 19 | 18 aprile, ore 15 | 19 aprile, ore 11 e 16 | 20 aprile ore 22.30).
Lungometraggio d’esordio della regista russa, presentato in anteprima mondiale al Vision du Réel e al Festival di Cannes in “Acid”, il film si è aggiudicato diversi premi a numerosi festival internazionali, tra cui il Festival dei Popoli in Italia: arriva ora in sala distribuito da ZaLab in collaborazione con il Pordenone Docs Fest.
Girato nel corso di 12 anni (dal 2005 al 2017), è il resoconto di una storia d’amore in un mondo dove mancano o non si vedono prospettive, nella periferia russa del decennio scorso. Marusya, una 16enne insofferente al regime della “Federazione della depressione”, si propone di rientrare nelle statistiche dei suicidi giovanili entro la fine dell’anno. Porta con sé solo la telecamera, dono di famiglia. Ma poi incontra Kimi, suo coetaneo, in un concerto grunge, e tra i due nasce un’inaspettata e travolgente storia d’amore, intrappolata – come sono loro – nella risacca di un governo oppressivo. Insieme, Marusya e Kimi filmano l’euforia, l’ansia e la disperazione della loro gioventù, alimentata da droghe e musica. Si alternano momenti lucidi e acidi, con i Joy Division in cuffia, e stridono le chitarre e i synth in sottofondo, come le grida no future di un mondo punk fuori stagione, interiore e introverso, in un sopito clima post-sovietico. Il tempo scorre, scandito dai discorsi di fine anno, ora di Putin, ora di Medvedev, del tutto simili tra loro. Quando la dipendenza minaccia di far svanire Kimi per sempre, la telecamera di Marusya diventa l’ultima possibilità per salvare l’amico.
“Come trovi un linguaggio univoco per un film che abbraccia dodici anni di vita e che non era pensato per diventare un film mentre veniva girato? – si legge nelle note di regia di Marusya Syroechkovskaya – Volevo dare l’idea di come fosse crescere negli anni 2000, immergersi nelle soleggiate giornate estive e in un caleidoscopio di formati, immagini pulsanti e suoni provenienti da tutte le direzioni. Con il passare del tempo, i giorni bui e invernali prendono il sopravvento, isolando le persone le une dalle altre nei loro appartamenti. Il nostro mondo esterno, una volta così allettante, ora diventa sempre più violento, con meno musica e meno amici per le strade. I colori diventano tenui, meno saturi. E Kimi sta svanendo nell’oscurità. Quando perdi qualcuno vicino, qualcuno che ti conosceva bene, parte della tua storia scompare insieme a lui. Tutto ciò che rimane da fare è raccogliere i ricordi prima che si trasformino in polvere digitale.”